Analizzare il tema dell'informazione al giorno d'oggi sarebbe impresa troppo dura e sconfortante. Fortunatamente la proliferazione in internet di siti e blog di controinformazione moltiplica le possibilità di confrontarsi con punti di vista differenti da quelli di un inclassificabile Emilio Fede o Augusto Minzolini, mentre sui social network, tra bufale e grandi verità, impazza la condivisione delle notizie e un nuovo modo di fare satira, decisamente più democratico e meno radical chic di quella a cui siamo stati abituati dalle nostre televisioni. Se questo fenomeno di controinformazione e satira popolare ci sembra una svolta possibile solo grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, allora è proprio il caso di dire che anche questa volta "nun ce siamo inventati niente": perchè se oggi riusciamo a "postare" su facebook il nostro sdegno dal sorriso amaro con un semplice clic, i nostri indignatissimi antenati i loro "post" solevano appenderli al collo di una antica e malandata statua tornata alla luce nel 1501 nei pressi di Piazza Navona.
Questo busto di pietra dal volto sfigurato, ritenuto da alcuni la statua di un guerriero Greco (probabilmente parte di un gruppo scultoreo più grande) venne rinvenuto nel corso dei lavori di ristrutturazione del vecchio palazzo Orsini in Piazza di Parione (oggi Piazza Pasquino), per conto del nuovo inquilino il Cardinale Oliviero Carafa. L'ingenuo Cardinale pensò bene di esporre il frutto di questa scoperta archeologica allo scopo di abbellire l'arredo urbano della piazzetta antistante il suo nuovo palazzo, e mai avrebbe pensato che, da quel momento in poi, fino al conclusivo episodio della breccia di porta Pia, questa scelta si sarebbe rivoltata contro se stesso e tutta la successiva stirpe di vescovi e cardinali della cosiddetta roma papalina. A partire da allora cominciarono infatti a trovarsi ogni mattina sulla statua messaggi, cartelli e veri e propri manifesti di dissenso, che facendo dell'ironia la loro arma più tagliente, inaugurarono l'era della satira popolare e accessibile a tutti: il potere ecclesiastico del tempo si trasformò dunque in bersaglio delle cosiddette "Pasquinate". Il nome Pasquino, secondo antica tradizione popolare, sembrerebbe riferirsi a un noto sarto del rione, conosciuto e apprezzato nel quartiere proprio in virtù delle sue rime e invettive satiriche. Se ancora oggi si cerca di limitare la libertà di espressione in rete con leggi bavaglio ed infimi espedienti limitativi come l'obbligo di rettifica per i blog (per adesso scampato), anche allora non ci si risparmiava di certo nel tentare di oscurare la voce popolare, e considerato il mezzo, la soluzione si presentava ben più semplice rispetto agli attuali marchingegni legislativi: secondo papa Adriano VI, simbolo dei più biechi intrallazzi nepotistici e più volte vittima di invettive, sarebbe stato infatti sufficiente gettare la statua nel fiume Tevere! Fortunatamente, in questa come in altre occasioni, il desiderio di annegare Pasquino venne fermato dalla forza della ragione di chi faceva notare come la repressione avrebbe solo causato più malcontento.
Non solo papi e vescovi divennero le vittime preferite delle Pasquinate, ma anche i vip dell'epoca e personaggi influenti della vita politica. Ne sa qualcosa Donna Olimpia Maidalchini, cognata di Innocenzo X e vera e propria manovratrice politica della prima metà del seicento (tanto che venne soprannominata ironicamente la papessa, o peggio ancora "la pimpaccia"). Di colei che faceva il bello e il cattivo tempo usando ogni mezzo per consolidare il suo immenso patrimonio, rimane celebre la Pasquinata che con un geniale gioco di parole in latino così restituiva il suo nome "OLIM-PIA, NUNC-IMPIA" (una volta pia, ora empia). Nonostante la promulgazione di leggi repressive con il rischio di condanna a morte, studenti della vicina università e letterati dell'epoca continuarono nei secoli a dare vita all'unica vera voce di opposizione allo sconfinato potere temporale dei papi, vivi o appena morti che fossero ( Pasquinata celebre alla morte di papa Clemente VII, fu l'esposizione di una caricatura del suo medico, ritenuto in parte responsabile del decesso, accompagnato dalle parole "ecco colui che toglie i peccati del mondo").
Tutta questa attività politico-creativa sembrò dover cessare definitivamente con la fine del potere temporale del papato e l'inizio della nuova era Risorgimentale, ma Pasquino si era ormai consolidato come espressione della coscienza popolare dei Romani, e non fu difficile trovare nel tempo i degni sostituti di un potere temuto e allo stesso tempo ridicolizzabile. A tal proposito ricordiamo l'invettiva che diede voce alla "statua parlante" in occasione della visita di Hitler a Roma, pomposamente agghindata per l'occasione in un eccesso di fastosa apparenza: "Povera Roma mia de travertino, te sei vestita tutta de cartone, pe' fatte rimirà da 'n'imbianchino" (alludendo alle sue dubbie qualità pittoriche, carriera in cui sarebbe stato meglio avesse perseverato). Probabilmente oggi, epoca in cui i fasti di una seicentesca cortigianeria, trionfo di puttane e adulatori, ritrovano la loro massima espressione di un tempo, senza gli attuali mezzi di comunicazione Pasquino tornerebbe protagonista indiscusso della satira, seppellito quotidianamente da montagne di componimenti. In ogni caso la tradizione persiste, e se passerete a salutarlo vi renderete conto che non molto è cambiato, se non i destinatari delle missive: una volta papi e cardinali e oggi rappresentanti dis-onorevoli della cosiddetta "casta" politica. Purtroppo l'attuale bacheca di legno messa a lato della statua per l'esposizione degli insulti in rima, toglie spontaneità a quelle invettive fino a pochissimi anni fa affisse direttamente alla sua base, come se tale obbrobrio in rovina dovesse venire preservato per il suo valore estetico e non invece valorizzato per la sua funzionalità riconosciuta e legittimata da oltre cinque secoli di colti improperi. Ma se vi sentirete abbastanza creativi e incazzati nessuno vi impedirà, ora che non ci sono più le sentinelle di Clemente VIII a farvi rischiare una condanna a morte, di affiggere nottetempo un cartello al collo di Pasquino alla vecchia maniera, e rendere così omaggio allo stile dei vecchi contestatori .
Nel frattempo possiamo comunque goderci la bacheca così com'è, con questo originale annuncio di offerta di lavoro, in pieno stile "Pasquinata":
bellobello questo post.
RispondiEliminase non fossi così maledettamente pigra andrei di corsa ad appendere un cartello, ma dal divano è più facile ripiegare sul click di facebook :))
E' tanto bello quanto triste prendere coscienza del fatto che i tempi si rinnovano di pari passo con i malcontenti della gente... E tutto così monotono... La vita è proprio banale...
RispondiEliminaSaluti Andre, grande come sempre ;)
Bel post, un cis diverso da tuo solito, ma sarà che a me piacciono le biografie e questa tua narrazione della statua di Pasquino l'ho letto in chiave di vita. Insomma ho apprezzata la lettura tutta.
RispondiEliminaChe dire, forse un tempo c'era più satira di adesso, in quest'epoca dove ogni eccesso è spudoratamente palese.
La bacheca di legno indubbiamente potrà avere meno fascino, ma ..
Mi chiedo come mai i tuoi amici ti dicano ...etto! Ma li leggono i tuoi post? Che poi li facessi audio con la classica parlata vostra sarebbe il massimo.
@Tuni graziegrazie! L'importante è dissentire...che sia in braccio a Pasquino o sprofondati nel divano di casa! :)
RispondiElimina@Bla4ck Hai ragione i meccanismi si ripetono...quindi aspettiamo un nuovo risorgimento? :)
@Chaill run Contento che tu abbia apprezzato questo nuovo itinerario in chiave più "polemica"! In fondo è tutto così attuale che non avrebbe avuto senso parlarne senza fare un parallelismo col presente. Post audio? Maddechè :) (vedi quanto so...etto?)
Be', direi che questa antica invenzione (insieme al meraviglioso esempio dell'amara battuta su quel porco d'imbianchinen) dà più gloria e splendore alla tua bella città di tanti grandiosi monumenti... :D
RispondiEliminaInteressantissimo pezzo, grazie!
Pasquino... il "capo" del famoso "Congresso degli Arguti": con lui Marforio (ora ai Musei Capitolini), il Babuino (nell'omonima via), Madama Lucrezia (in Piazza di San Marco, di fronte al Vittoriano), l'Abate Luigi (sul lato della Chiesa di Sant'Andrea della Valle) e il Facchino di Via Lata.
RispondiEliminaChe bel giro tematico si fa in un paio d'ore scarse....
Beh... stavano meglio nel '600... almeno non avevano Minchiolini e Emilio Fido !
Hai, con questo post, risvegliato in me uno strano senso d'appartenenza!!
RispondiEliminaCome sempre ti fai leggere con il naso tirato su e come sempre fai venir voglia di essere lì immediatamente. Avessi potuto battere i tacchi... Tu comunque buttaci un occhio di tanto in tanto, hai visto mai Pasquino debba dirti qualcosa?!
N.B. un parallelismo così "vero" può nascere solo in una mente eletta ;)
@Zio Grazie a te! Anzi quando passi da queste parti vai a fargli un saluto. Una Pasquinata nel tuo stile sarebbe perfetta!
RispondiElimina@JAJO Ero in dubbio se mettere in mezzo anche i suoi "colleghi". Per fortuna ci hai pensato tu. 'zzie!
@walkinblue Mi metto in tasca il "mente eletta" :D e continuerò a monitorare...!
Si vede che ieri la giornata chiamava Pasquino e pasquinate simili in giro per l'Italia! :D
RispondiEliminaMacché .. etto! non sono di questo avviso ;)
RispondiEliminaQuanto mi piacciono i suoi film, chi è?
Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma, e io l'ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Coi tuoi post, cammino in questo salotto :)
@Nega Facendo parlare pasquino e il gobbo di Rialto in contemporanea saremo stati noi i responsabili del crollo della borsa? ;)
RispondiElimina@Chaillrun "Coi tuoi post, cammino in questo salotto" azz! Il commento più bello :D (AlbertONE, ovviamente ;) )
...non so perché ma Donna Olimpia mi ricorda qualcuno! Se ci fosse un Pasquino in ogni città italiana, avrebbe al collo una lunga sequela di improperi. E' sempre un piacere leggere i tuoi scritti, dai informazioni storiche condite con ironia e con una buona dialettica, proprio un piacere leggerti. Buona giornata
RispondiEliminaLa machiavellica Donna Olimpia mi ricorda una nostra cara amica sia pure in versione borgatara romana :)
RispondiEliminaComplimenti, questo è un altro esempio di post perfetto!!!!
M.
@Tiziana Grazie :D!!!! Intanto puoi fare la conoscenza del suo collega Veneziano : http://veniceweeklyphoto.blogspot.com/2011/11/il-gobbo-di-rialto.html
RispondiEliminaPoi sono certo che ogni città avrà avuto il suo.
@M. hehehe tutti quanti hanno incrociato almeno una Donna Olimpia nella loro vita :) 'zzie :P
eheheh .."commento più bello".. mò paghi però ;)
RispondiEliminasono .. etta???
aaaaaaaahhhhh le pasquinate!!! La storia la sapevo già, ma leggerla di nuovo è stato ugualmente un piacere. Quasi quasi un giorno di questi, un messaggino lo lascio anche io :)
RispondiElimina(Ahà...è una dimenticanza che fatico a perdonarti sai?!? Io la s.c.e.l.g.o.)
RispondiEliminaNon voleva essere una minaccia l'invito a monitorare eh ...!!!! ;)
@chaillrun eh si mesà che hai vinto un premio!! mi devi dare solo qualche mese di tempo.. ;)
RispondiElimina@Turista daje Turista! Ridiamo vita al nostro Pasquino!!
@Walkinblue ok me li ripasso tutti con l'audio promesso :)
Ottimo post Andrea, anche io ciavrei un sacco de cose da scrive con la situazione de oggi....
RispondiEliminason curiosa!
RispondiEliminauhm.. qualche mese di tempo, mumble mumble: che non ti credi di fare un post sulla befana e dedicarmelo che mò m'offendo ;)
Fantastico questo post. Sarei molto curiosa di sapere la tua opinione riguardo la nuova "scoperta" sul quadro di GIotto, la nuvola con il diavolo.
RispondiElimina@Max fai di questa bacheca il tuo pasquino e dimme a me :))
RispondiElimina@chaillrun heheheh nooooo ma che dici!! nn farmi dire nulla...pazienta pazienta!
@Carolina Grazie!! Peccato che riguarda Assisi o sarebbe stato materiale perfetto per un altro post! Cmq a questi grandi artisti (mentalità geniali "costrette" ad esprimersi entro certi canoni imposti dalla committenza) non era raro che scappassero scherzetti del genere! Di esempi ce ne sono molti (pensiamo a Michelangelo e tutte le congetture che ne sono state fatte). Secondo me rientra in una sorta di affermazione di libertà creativa e di espressione...un rompere le regole senza farsi scoprire, o semplicemente un vezzo creativo così come succede con le famose "ghost track" dei musicisti nei loro cd. Grazie per lo spunto cmq ;)
Pasquino,potente come uno dei mitici re di Roma!
RispondiEliminaa bbbello che stai a combinà? nun te se vede 'n giro da un po'!!! :D Ciao Andrea, passavo per un salutino!!!
RispondiEliminaCondivido! e' un tema divertente e interessante da affrontare.
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